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DISLESSIA: Il puntino nero sul foglio bianco

Aggiornamento: 21 giu 2021

La diagnosi di dislessia talvolta è vissuta come una sorta di sentenza che causa un disequilibrio familiare.

All'improvviso ci si ritrova a dover gestire una realtà che spaventa e che manda in fumo i progetti che ogni genitore, inevitabilmente, idealizza per il futuro del proprio figlio.

Il sogno di vedere il proprio figlio nelle vesti di un illustre avvocato, piuttosto che di un semplice ma bravo insegnante, si frantumano in un nano secondo e la paura prende il sopravento su ogni logica.



La questione, tuttavia è meno apocalittica di quanto possa apparire e di quanto si possa pensare.

Il primo step, l'unico particolarmente difficile, è prendere atto di una problematica che, affrontata nel modo giusto, ha sicuramente mille soluzioni.


Quindi via le bende dagli occhi:

- negare una realtà che esiste nella sua complessità,

- rassegnarsi all'idea di avere un figlio meno bravo dei suoi compagni

- pensare che la dislessia sia una malattia

NON E' DI AIUTO A NESSUNO!


La dislessia non equivale al fallimento scolastico o, ancora peggio, a quello personale del bambino e se di questo ne sono convinti genitori ed insegnanti, la strada da percorrere non è più tutta in salita.


E come in una classe esistono bambini biondi e mori, con e senza occhiali, così esistono bambini dislessici e non... ognuno con le proprie difficoltà, ciascuno con le proprie risorse.

La dislessia non è solo la diagnosi che prevede misure dispensative e strumenti compensativi, la dislessia è una fonte inesauribile di ricchezza.


Ma come spesso accade, l'occhio cade molto più facilmente sul puntino nero che macchia il foglio bianco che su tutto il foglio bianco: se gli adulti di riferimento danno valore al foglio bianco lasciando da parte il puntino nero, lo faranno sicuramente anche i bambini.


Immedesimarsi nelle difficoltà di un bambino dislessico è un passo importante e, per difficoltà non si intendono esclusivamente quelle linguistiche e di elaborazione, ma soprattutto quelle emotive e relazionali. Immedesimarsi nelle difficoltà significa prendere consapevolezza delle problematiche ed adottare atteggiamenti di accoglienza, di empatia e di una comprensione libera dal pensiero giudicante.


L'obiettivo comune deve essere quello di sviluppare un pensiero positivo riconoscendo il talento che custodisce ogni bambino e cercando di farlo fruttare al massimo.

L'obiettivo comune deve essere quello di imparare a guardare il FOGLIO BIANCO!

Maestra col naso Ross🔴

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