La preoccupazione di molti genitori e di molti insegnanti (nonché di molti genitori-insegnanti) è quella della buona riuscita scolastica dei propri figli/alunni, come se il successo scolastico ed il successo relazionale, personale e sociale fossero la stessa cosa.
Essere assorti nella preoccupazione del “saper fare” troppo spesso distoglie lo sguardo dei genitori e degli insegnanti dalla preoccupazione del “saper essere”.
Ma nella vita, se il “saper fare” è importante, lo è ancora di più il “saper essere”.
In realtà quando ci accorgiamo che nostro figlio/alunno ha grandi capacità di “saper fare”, proprio allora dovremmo chiederci se ha altrettante capacità di "saper essere"…. di saper essere in relazione, di saper essere nella sua storia, di saper essere in una vita felice.
Per saper essere il talento e lo studio non sono sufficienti; ognuno di noi può vantare la sua rosa di colleghi tanto bravi a fare e tanto poco bravi a saper essere e a stare al mondo.
Dovremmo tutti preoccuparci, nel nostro ruolo di educatori, di quanto nostro figlio/alunno sia in grado di adattarsi ad una situazione, di quale sia la sua capacità di valutare i problemi mediante un tecnica di problem solving che naviga tutta la vita.
Purtroppo la riflessione diventa tanto più amara quanto più si prede atto della scissione tra le competenze richieste dal sistema scolastico e quelle richieste dalla vita.
Se per successo scolastico non si intendesse successo di vita, in qualità di genitori/insegnanti, faremmo molti meno danni!
Maestra col naso Ross🔴
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