Quante volte ci è capitato di trovarci ingabbiati in dinamiche relazionali difficili?
Quante volte ci siamo sentiti incompresi?
Quante altre delusi?
E come abbiamo reagito?
La prima cosa che, a lume di naso, ci sarà venuta in mente, sarà stata quella di capire l'origine del malinteso, della delusione, della rottura (fase 1).
Dopo questo primo step, molti di noi saranno passati alla fase 2: trovare la soluzione!
Ed eccoci impegnati a spiegare le nostre scelte, le nostre motivazioni, le nostre ragioni; impegnati ad avvalorare i nostri punti di vista nel disperato tentativo di convincere il nostro interlocutore.
In quattro e quattro otto siamo stati capaci non soltanto di analizzare un problema relazionale, ma addirittura ne abbiamo trovato una soluzione!
Niente male se non fosse che abbiamo identificato problema e soluzione sbagliate 'semplicemente' perché afferenti alla sfera esterna.
In realtà quando ci sentiamo profondamente incompresi o delusi, quando lo scambio relazionale diventa difficile, quello e solo quello, è il momento di fermarci, di riflettere e di consolare la nostra disapprovazione.
Riconoscere ed accogliere quello che stiamo provando ci mette nella condizione di riconoscere ed accogliere quello che prova l'altro.
Prendersi cura di sè diventa, allora, il modo più saggio per prendersi cura dell'altro.
Spesso il " ti faccio soffrire perché tu lo fai con me" non è crudeltà (fatte le dovute eccezioni), ma è una forma atipica di empatia il cui scopo (ideale) è quello di far sentire al nostro interlocutore, la nostra stessa sofferenza. Il risultato, tuttavia, è l'avvio e l'amplificazione di un circolo vizioso senza fine!
Per uscire da questo mood è necessario fare un lavoro di introspezione andando alla ricerca
di cause e soluzioni che appartengono alla sfera interna e non esiste soluzione alternativa se non quella di metterci in ascolto di noi stessi, nel tentativo di capire e riconoscere ciò che ci ha reso vulnerabili, ciò che ci ha illusi e il motivo per cui siamo rimasti ancorati alle nostre illusioni.
Perché è solo riconoscendo la nostra illusione che possiamo accarezzare la nostra delusione.
Maestra col naso Ross🔴
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