Il macigno che ci sotterra, la sensazione di annientamento che in alcune circostanze della vita ci avvilisce, possono diventare, quasi paradossalmente, il momento della nostra trasformazione.
E' un po' quello che metaforicamente accade al seme: il terreno non lo soffoca, il seme resta vivo e, coperto da un 'macigno', inizia il suo processo di trasformazione.
Alcuni momenti della nostra esistenza sono indubbiamente caratterizzati dal dolore e dalla rabbia, sono i momenti in cui il macigno, nella sua pesante fermezza ci scuote e ci sfida: in quei momenti possiamo dare inizio alla nostra trasformazione.
La sensazione di annientamento diventa l'occasione per riesaminare gli eventi, per rielaborarli, per ricostruire e tante volte per ricominciare.
Il percorso è arduo, impegnativo, a volte lungo ed estenuante, ma...
"tutti i fiori sono stati semi."
Maestra col naso Ross🔴
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