Nelle aule delle nostre scuole tra insegnanti e alunni deve nascere una dinamica di dialogo nella quale entrambi si riconoscano.
In questo modo sia gli uni, che gli altri, possono riconoscere nello sguardo degli altri, il riflesso della propria immagine e l'eco delle proprie parole, ottenendo la conferma dell'essere nel qui ed ora del momento che stanno vivendo.
La relazione tra insegnante e bambino si definisce nell'ambito di una condizione duale nella quale sono indispensabili due principi: - una condizione di autenticità interiore - una predisposizione mentale libera dal giudizio.
Questi principi consentono di percepire l'altro non come una minaccia, un concorrente da eliminare; l'altro diventa un complice che, anche nel conflitto resta fonte di ispirazione. In una relazione non giudicante il gruppo dei compagni, , diventa la rappresentazione di un mondo ideale che in piena libertà accetta la persona (nel nostro caso il bambino) nella sua purezza.
Una relazione autentica permette a tutto il gruppo classe di esprimersi, di accettarsi e di percepirsi ognuno per il suo modo di essere.
Solo in una relazione autentica ciascun bambino si sentirà libero di provare, di arrendersi, di mostrarsi, di sbagliare, di osare.
Maestra col naso Ross🔴
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